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La vera natura dell'"occupazione" al Volta

  Rossella Bernascone

  Pubblicato in data 29 gennaio 2021, ore 22:30

Grande amarezza provoca in me il vedere come la protesta degli studenti, ai quali giovedì mattina è stato concesso lo spazio dell’Aula Magna per le loro rivendicazioni, sia stata diffusa dagli organi di stampa in modo intenzionalmente o strumentalmente falsato. 

È da giovedì che ricevo da colleghi presidi e forze dell’ordine, che mi contattano allarmati, richieste di informazione sulla sbandierata “occupazione” del Volta, stando almeno ai titoli degli articoli usciti ieri e oggi su vari quotidiani. Nei fatti si è trattato invece di una riunione di circa 15 studenti sui quasi 500 presenti a scuola, concessa da me in luogo del cortile della scuola (come inizialmente richiesto da alcuni rappresentanti degli studenti al Consiglio di Istituto), a loro tutela, date le rigide temperature delle giornate di gennaio. La città è convinta che i ragazzi siano ancora lì, mentre sorge il dubbio che la mattinata non sia servita ad altro che a scattare quella foto e far pubblicare quei titoli. Per dovere di completezza, occorre aggiungere che la protesta dei 15 dell’Aula Magna è stata supportata dal centinaio di ragazzi (sui circa 400) che non si sono collegati da casa alle lezioni in DAD. 

Trovo che una tale strumentalizzazione di fatti ed espressioni sia da stigmatizzare con fermezza e che i ragazzi siano stati molto scorretti nei confronti della scuola, che si sta adoperando senza sosta per realizzare - al meglio delle attuali tristi condizioni - il loro diritto allo studio. E’ stata fornita infatti un’immagine falsata dei fatti e distorta la realtà: una bella lezione su come nascono le fake news...

La Dirigente